Crescita personale e consapevolezza

Le parole del Maestro

 

“Se qualcuno vuole seguirmi rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua”

(Vangelo Luca 9.22-25)

 

Come potremmo interpretare queste parole pronunciate più di 2000 anni fa da uno dei più grandi maestri mai apparsi sulla Terra in epoca attuale?

 

Sono tantissime le persone che ogni giorno praticano lo yoga e la meditazione perché apportano benefici a livello fisico, mentale ed energetico, utilizzano tecniche e recitano mantra per sbloccare i chakra, digiunano con l’intento di disintossicarsi per stare meglio.

 

Investiamo soldi e tempo per gran parte della nostra vita in lezioni e ritiri con i nostri maestri di yoga, maestri di meditazione, maestri di costellazioni famigliari, maestri che sbloccano i chakra e maestri di dieta e alimentazione per migliorare noi stessi…quindi perché mai dovremmo rinunciare a noi stessi???

 

Persona e Ego

 

La maggior parte della gente si identifica con la persona che crede di essere attraverso un percorso di crescita personale tanto amata dalla New Age.

L’etimologia della parola parola persona deriva dal latino e significa “maschera”.

La persona, identificata nella maschera del nostro ego, si impegna incessantemente a migliorare attraverso percorsi di crescita personale.

 

L’abbaglio preso dal filosofo Cartesio con il suo “Cogito ergo sum” (“Penso dunque sono/esisto”) è in totale contrapposizione a quanto insegnato da tutte le Vere tradizioni mistiche-spirituali

 

Occorre ricordare che il grande maestro orientale, il Buddha, ha sempre insegnato nelle 4 Nobili Verità che il desiderio all’attaccamento genera sofferenza.

La nostra mente/ego rappresenta il principio maschile, sempre volto a conquistare, ottenere qualcosa in cambio di qualcos’altro.

Potrà mai, dunque, una persona identificata con il suo ego rinunciare a se stessa???

 

Potrebbe essere l’Ego ciò cui fa riferimento Gesù nella frase citata all’inizio?

 

Consapevolezza 

La consapevolezza è quello spazio infinito, silenzioso e neutrale che tutto osserva; è quella dimensione dell’essere che non si identifica con nulla ma tutto accoglie.

Esplorare la dimensione della consapevolezza significa “osservare” senza identificarsi e senza giudizio tutto ciò che accade fuori e dentro il corpo compresi pensieri, emozioni, sensazioni.

 

Sottoporsi alle pratiche sopra menzionate dal punto di vista della “Crescita personale” significa utilizzare tali strumenti per abbellire il nostro ego, significa cambiare maestri di yoga se non si progredisce nella pratica, significa passare da un insegnante all’altro di meditazione per raggiunge stati “illuminati” di coscienza…significa praticare per ottenere qualcosa in cambio.

 

Ogni attività praticata dal punto di vista della consapevolezza non genererà mai nessun miglioramento nè nessuna insoddisfazione,  nessun appagamento nè nessun senso di frustrazione…

Quando siamo consapevoli ci osserviamo senza esprimere giudizi, critiche, opinioni, idee su nulla…semplicemente…”SIAMO”!

 

È la mente, con cui la stragrande maggioranza di persone è identificata, che si diverte continuamente a elaborare pensieri su ogni aspetto della nostra vita; ma la mente non ha nessuna colpa, è stata creata anche per questo…occorre semplicemente osservare i pensieri che produce.

Ricordiamoci che nessun pensiero è reale perché ognuno di noi in questo momento può essere in grado di osservare un pensiero elaborato dentro la testa…allora ecco che sorge una domanda…

 

Se posso osservare i pensieri che affollano la mente…sono la persona che pensa oppure l’osservatore consapevole dietro la persona che pensa?????

 

I pensieri in cui cui ci identifichiamo trasformano in illusione la realtà che vivi…

La consapevolezza dei nostri pensieri illusori trasforma in reale la realtà che viviamo!