Mindful eating: cos’è

Mindful eating si può tradurre come “mangiare con consapevolezza”, e si tratta di un percorso di mindfulness applicato al contesto della vita alimentare. Complici i ritmi frenetici e l’abbondanza di cibo processato, i pasti sono sempre più veloci e trascurati.
Quante persone non dedicano tempo ad una buona colazione per un caffè al volo, sbrigativamente fanno una pausa pranzo al pc, per poi “rilassarsi” durante la cena davanti alla tv? E in quanti di questi contesti sono realmente presenti al pasto? E quante volte si mangia in quantità superiore al fabbisogno, magari spinti da una fame emotiva?

Il rapporto con il cibo e con il proprio corpo diventa sempre più squilibrato, in parte perchè fuorviati dalla diet culture e in parte perchè manca la consapevolezza. La maggior parte delle persone non è consapevole delle proprie emozioni, del proprio corpo, delle azioni mentre le si sta facendo.

Il mindful eating ci aiuta a portare consapevolezza attorno alla vita alimentare.

La mindfulness

Le pratiche di mindful eating derivano dalla mindfulness: “mindfulness” letteralmente significa consapevolezza, ma porta con sé un’accezione particolare. La definizione più usata è quella di Jon Kabat-Zinn, medico del Massachusetts, fondatore del Center for Mindfulness in Medicine, Health Care and Society presso la University of Massachusetts Medical School:

“Mindfulness significa prestare attenzione, con intenzione, al momento presente e in modo non giudicante”

Si può descrivere la mindfulness anche come un modo per coltivare una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora.

Mindful eating

“Cos’è il mindful eating:

  • il permettere a sé stessi di diventare consapevoli delle positive e sane possibilità di nutrirsi, attraverso una selezione ed una preparazione consapevole dei cibi ed il rispetto della propria saggezza interiore
  • l’usare tutti i sensi per scegliere di mangiare cibi che siano al contempo soddisfacenti e nutrienti per il corpo
  • il saper riconoscere senza giudizio le risposte automatiche ai cibi (mi piace, non mi piace, neutro)
  • il diventare consapevoli dei segnali di fame e sazietà, attraverso cui guidare la propria scelta di cominciare o smettere di mangiare”
    fonte: TCME

Il Mindful eating e le relative pratiche applicano la mindfulness alle scelte alimentari e all’esperienza del mangiare; diventa un modo di fare esperienza che coinvolge il corpo, tutti i sensi, il cuore e la mente nella scelta, nella preparazione e nel consumo del cibo quotidiano.

Non è una dieta o un modello alimentare, ne è strettamente legata alla perdita di peso. Piuttosto aiuta a creare una relazione sana con il cibo e a diventare esperti di sè stessi e dei propri automatismi. Crediamo di essere noi a scegliere, e invece tante delle nostre azioni sono inconsapevoli e automatiche, frutto dei condizionamenti derivanti dalle esperienze e appresi dalla cultura.

Quali sono i benefici di una pratica regolare di mindful eating?

  • Una miglior esperienza del mangiare utilizzando tutti i sensi
  • Il saper riconoscere i segnali di fame e sazietà
  • La scoperta delle proprie emozioni, per nutrire non solo il corpo ma anche il cuore
  • Un aiuto nel fare scelte alimentari più sane e intuitive
  • Maggior appagamento, soddisfazione e nutrimento dal cibo
  • La possibilità di liberarsi da schemi e regole legate al cibo
  • Una minor influenza del nostro critico interiore
  • Il mangiare più in linea con i nostri fabbisogni
  • Un miglior rapporto con il corpo
    (se vuoi approfondire la relazione mindful eating e ascolto del corpo puoi leggere questo nostro articolo)